giovedì 18 settembre 2014

Conversazione con Gigi Pittalis dell’Associazione Errabonda Fabrizio Pittalis.

L’Associazione è dedicata a Fabrizio Pittalis (1980-2007) poeta, scrittore, musicista, fondatore e animatore del forum letterario “Karpòs”.
Precocemente scomparso nel 2007, il suo libro “Molto spiacenti, Sir” è stato pubblicato postumo nel 2010.
I componenti del gruppo “Karpòs” assieme alla Biblioteca Clandestina Errabonda di Parma, alla notizia della sua scompara, sostennero il progetto del libro, e, per primi fecero conoscere le sue poesie.
Al Circolo Culturale Via Margutta -animato da Gigi e Lia – dal 2008 musicisti, poeti e artisti danno vita ad “Echi Poetici”, una rassegna di poesia, musica, arte visiva di cui Fabrizio è l’ombelico.
Errabonda Fabrizio Pittalis ogni anno costruisce nuove relazioni, sviluppa nuovi eventi artistici ai quali si affiancano progetti di impegno sociale, come il libro “Fatti mangiare dalla mamma”.

A.R.C. Raccontami dell’Associazione Errabonda Fabrizio Pittalis.
Sergio Vuolo,
(Fabrizio e il suo cane
Aika sul battello ebro)
G.P. L’Associazione Errabonda Fabrizio Pittalis nasce da un’esigenza sentita da parte di tutti. Sia dagli amici di Fabrizio in Sardegna, sia gli amici che stanno in Italia e all’estero. Quindi, assieme a Lia (Lia Ruggiu Presidente dell'Associazione) abbiamo pensato ad una associazione leggera, strutturata a Porto Torres, ma che desse la possibilità anche ad altri amici di Fabrizio di poter partecipare.
Tantissime adesioni. Molti artisti, come era prevedibile immaginare.
Lo scopo è quello di divulgare in giro per il mondo il lavoro di Fabrizio Pittalis come poeta e scrittore. Ogni aderente, ogni qualvolta si fanno delle iniziative a Roma, a Berlino, a Londra ha la possibilità di aprire una finestrella sulla figura di Fabrizio, leggere una poesia. Questo è lo scopo dell’associazione, accompagnare tutte le attività creative che si stanno sviluppando.
L’ultimo progetto che abbiamo seguito è a scopo benefico.
Un progetto il cui ricavato andrà all’ospedale Oncologico Pediatrico S. Chiara di Pisa dove Fabrizio è stato curato per due anni e mezzo. E' un libro dal titolo “Fatti mangiare dalla mamma” a cura di Rosamaria Caputi.

A.R.C. Chi l’ha ideato? Quali artisti vi hanno preso parte?
G.P. “Fatti mangiare dalla mamma” nasce da un’idea di Rosamaria Caputi una scrittrice e attrice, amica di Fabrizio. L’embrione di questo progetto nasce discutendo con me dell’opportunità di dedicare a Fabrizio un lavoro di tipo letterario. Poi via via è venuta fuori l’idea di fare qualcosa che potesse raccogliere dei fondi.
Re Barbaro,
"Echi poetici"
A quel punto, dall’idea iniziale di fare un libro strettamente legato alla poesia e alla letteratura, Rosamaria ha avuto la genialità di trasformare il progetto in un lavoro, forse il primo in Italia, che parla di cucina tradizionale e del rapporto tra madre e figli. Il rapporto tra genitori e cibo. 
Sono novelle di cucina illustrate, ricette della tradizione, frutto della creatività di ventiquattro autori.
Per la prima volta abbiamo un lavoro totalmente nato in rete con collaborazioni più ampie. A quest’idea hanno aderito tantissimi amici di Fabrizio, e tante persone che hanno visto in questo lavoro qualcosa che doveva essere fatta.

A.R.C. Chi volesse comprare “Fatti Mangiare dalla Mamma”, come può farlo?
G.P. Si può trovare nella libreria on line di Feltrinelli www.feltrinelli.it , e in quella del gruppo l’Espresso www.ilmiolibro.kataweb.it.
Sta andando molto bene, ha avuto un successo incredibile, tant’è che la prima settimana è balzato subito ai primi posti. Siamo molto contenti perché sta raccogliendo tanti fondi per l’ospedale attraverso AGBALT (Associazione Genitori per la cura e l’assistenza ai bambini Affetti da Leucemia o Tumore), che è l’associazione legata al reparto dove Fabrizio è stato curato.
I risultati sono concreti. E' determinate per l’accoglienza delle famiglie, sopratutto quelle che arrivano dall’estero, che arrivano da fuori Pisa. Vengono accolte in una struttura molto bella, che si chiama il Girasole, composta di dodici appartamenti, arredati di tutto punto.
Il progetto si chiama “Come a casa” quindi i bambini hanno la possibilità di curarsi e stare con quelli che sono gli affetti, avere la possibilità di stare bene, anche dal punto di vista psicologico, durante il percorso delle terapie.
Ci rende orgogliosi che questo libro abbia vinto il Premi Pavoncella 2014, per la sezione impegno sociale. E’ una cosa importante.

A.R.C. Il Circolo Via Margutta ogni anno ospita “Echi Poetici” poesia, musica, letteratura e arte visiva. E’ molto diverso dalla rete di progetti benefici dell’Associazione Errabonda, ma è un appuntamento importante.
Lia Ruggiu e Gigi Eletti
G.P. Esatto. “Echi poetici” è un evento a cui teniamo molto. Non ha una scadenza, non ci sono delle date precise, è un working progress, è un evento sempre aperto, che dura tutto l’anno.
Noi ogni tanto facciamo delle tappe, quando abbiamo delle cose interessanti da dire, sviluppiamo l’evento.
Lo facciamo sopratutto partendo dagli artisti locali, mi riferisco a musicisti, scrittori, narratori, disegnatori, artisti. Teniamo sempre conto della figura di Fabrizio, di ciò che a Fabrizio può essere congeniale.
Si svolge qui, in questo luogo che anche Fabrizio ha contribuito a costruire così come lo vediamo oggi.
Era molto orgoglioso che si stesse realizzando a Porto Torres un spazio come questo, con questo tipo di progetti.
Frankie, "Echi Poetici"
Ogni volta che facciamo un’iniziativa pensiamo se può andare nella direzione della sua personalità. Abbiamo sviluppato tanti percorsi. Ma la sua scrittura è sempre presente in “Echi poetici” o, attraverso una lettura pubblica o una reinterpretazione dei suoi lavori pubblicati nel libro “Molto spiacenti, Sir”.
Se vi interessa anche questo lo troviamo nelle librerie on line di Feltrinelli, Gruppo Espresso, Amazon.
Posso dare un’anteprima. Stiamo lavorando alla prossima pubblicazione. Perché “Molto spiacenti, Sir” è una piccolissima parte di quello che Fabrizio ha scritto, ci sono tantissimi inediti. Diciamo che ce la stiamo prendendo con calma. Non so quando uscirà, ma sicuramente uscira'. E’ in lavorazione.

A.R.C “Molto spiacenti, Sir” è anche il nome di una rassegna che si è svolta negli anni scorsi?
G.P. Sì, ne abbiamo fatto due edizioni. Non ha una scadenza. La prima si è svolta al Liceo scientifico dove Fabrizio ha studiato, la seconda al Teatro Parodi, la terza edizione si farà quando saremo pronti.
E’ più impegnativa di “Echi poetici”, per questioni anche di spazio. Qui lo spazio è più piccolo, il pubblico più ristretto, a teatro lo spazio è più ampio e abbiamo bisogno un lavoro organizzativo più complesso.
Molto spiacenti, Sir” è una contaminazione tra artisti locali e artisti che arrivavano da altri paesi. Nelle scorse edizioni erano presenti Alberto Masala, Andrea Dossetti, Alessandro Ansuini, Marica Bortolani, Enrico Masi, Stranos Elementos, Lia Ruggiu, Alessandro Muresu.
Stranos Elementos, (Riccardo Fadda)
"Molto spiacenti, Sir"

A.R.C. Per il futuro quindi possiamo dire che ci saranno: una terza edizione di “Molto spiacenti, Sir”, l’appuntamento annuale di “Echi poetici” e il nuovo libro di inediti di Fabrizio Pittalis.
G.P. Sì. In più c’è in lavorazione un’altro libro collegato a “Fatti mangiare dalla mamma” che si chiama “Fatti mangiare dall’amore”, probabilmente uscirà l’anno prossimo, con lo stesso scopo di devolvere il ricavato all’Ospedale Oncologico Pediatrico di Pisa.

Postfazione di "Fatti mangiare dall'amore"
testo tratto dai compiti di Fabrizio bambino.
A.R.C. L’impegno sociale prosegue con altri progetti, dunque.
G.P. A dire il vero ce n’è un’altro ancora, con Emergency.
Un’artista sarda Jole Serreli, ha messo in piedi un progetto che si chiama “In your shoes”, è un progetto in costruzione da un paio d’anni. Nasce a Londra con Emergency UK. Tutto il ricavato verrà devoluto all’associazione. Anche questo è un lavoro in progress. Ancora non sappiamo quando ci sarà l’inaugurazione. L’installazione dal titolo “In your shoes” è costituita delle scarpe di tanti artisti, ci sono Fresu, Sciola, che hanno donato le proprie scarpe affinché Jole potesse realizzare il suo lavoro. Oltre alle scarpe di Fabrizio ci sarà una poesia “Annusando certe crepe dell’estate”.

A.R.C.


Trovare Fabrizio Pittalis on line. Alcuni siti:

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